L’ equilibrio nella pratica dello yoga, si raggiunge sviluppando concentrazione, calma, consapevolezza del corpo e delle forze che entrano in gioco durante l’esecuzione degli asana.
L’ equilibrio è influenzato non solo da leggi fisiche ma anche e, a volte, soprattutto da aspetti psicologici.
Lo Yoga unisce corpo, mente e respiro attraverso pratiche che migliorano la salute del fisico e la concentrazione mentale. Gli asana di equilibrio, ovvero le posizioni fisiche, rientrano tra queste pratiche.
Oltre a rafforzare la concentrazione e la calma mentale aiutano, anche, a migliorare la salute, la stabilità fisica ed emotiva, donano confort ed armonia. Migliorano la flessibilità del corpo e la propriocezione. Ossia, l’abilità di percepire come è posizionato nello spazio tutto il corpo (braccia, gambe, piedi, testa, ecc.).
In questo contesto non dobbiamo dimenticarci del respiro considerato come la forza fondamentale per generare il movimento.
Comprendere l’equilibrio nella pratica dello yoga: tra stabilità e confort.
La pratica degli asana è un lavoro fisico ma anche mentale. I diversi aspetti sono strettamente collegati come le due facce della stessa medaglia.
Il respiro è un elemento importante perché genera il movimento e senza di esso il corpo non può muoversi. Pertanto, è un altro aspetto del nostro corpo che dobbiamo imparare a gestire sempre e non solo durante l’esecuzione degli asana.
Nello yoga, la concentrazione, il superamento delle nostre paure e la consapevolezza sono aspetti fondamentali per raggiungere l’equilibrio fisico ed emotivo.
Secondo Patanjali, l’equilibrio è uno dei cinque aspetti fondamentali dello yoga, noto come “sthira sukham asanam“, ovvero “posizione stabile e confortevole”. Ciò significa che la posizione raggiunta deve essere mantenuta senza alcuno sforzo fisico o mentale. L’equilibrio si perde immediatamente la mente si agita.
A tale proposito, potrebbe interessarti il mio blog post: “Asana. Cosa sono e le loro qualità.“
Per raggiungere l’equilibrio, quindi, è necessario trovare la giusta concentrazione e rimanere calmi.
Una delle chiavi di volta in questo processo è il respiro perché influenza le emozioni.
Infatti, se siamo spaventati o agitati, il respiro diventa più superficiale e veloce, mentre se siamo tranquilli e rilassati, il respiro è più profondo e lento.
Infine, è importante mantenere le posizioni raggiunte per periodi più o meno lunghi e sentirsi stabili e a proprio agio.
E’ possibile meditare durante l’esecuzione degli asana?
La meditazione può sembrare immediata solo per le anime evolute che sono in uno stato di meditazione costante.
Ma, per la maggior parte di noi, le cose sono un po’ più complicate ed il processo è più lungo.
Prima di entrare in meditazione, occorre rilassarsi e concentrarsi sul respiro. Assumere una posizione stabile e confortevole.
Per questi motivi, qualsiasi asana, tra cui gli asana di equilibrio, possono favorire il processo di apprendimento.
Inoltre, le posizioni di equilibrio, in particolare, aiutano a sviluppare concentrazione, propriocezione, a riconoscere le emozioni ed a lasciarle andare.
In altre parole a calmare la mente.
Perchè eseguire gli asana di equilibrio?
Abbiamo già rimarcato come gli aspetti psicologici influenzano il raggiungimento dell’equilibrio.
Se non ti è mai capitato di eseguire questa tipologia di asana, l’idea di dover mantenere posizioni strane o di dover restare in piedi su una sola gamba potrebbe spaventarti. Ma gli asana di equilibrio sono molto importanti per molte ragioni.
alcune sono state già elencate.
Tantissime persone non hanno la giusta percezione del proprio corpo.
Gli asana di equilibrio aiutano a migliore la consapevolezza del lavoro muscolare e della postura del corpo nello spazio.
Se non sai come il tuo corpo è posizionato nello spazio, non puoi avere un buon equilibrio.
Inoltre, se impari a dialogare con il tuo corpo in modo duraturo e proficuo, cosa che la maggior parte delle persone non fa, puoi capire meglio le sue esigenze, le sue limitazioni e il tuo stato emotivo.
Utilizzerai le conoscenze acquisite con la pratica degli asana di equilibrio in contesti diversi, ampliando così la loro applicazione pratica in altre attività e situazioni della vita quotidiana.
L’insicurezza svolge un ruolo cruciale per restare in equilibrio.
L’insicurezza è un sentimento che genera incertezza, bassa autostima, ansia, timidezza e paura del giudizio altrui, timore o dubbi sulle proprie capacità.
Nella pratica dello yoga, l’insicurezza può manifestarsi come una sensazione di inadeguatezza o paura di non riuscire ad eseguire correttamente una posizione o una sequenza di asana. Questa emozione ostacola la stabilità.
L’esperienza del bambino che cerca di imparare ad andare in bicicletta è un esempio molto chiaro di questo concetto: finché non si supera l’insicurezza, non è possibile pedalare in modo soddisfacente e, soprattutto, si cade sempre.
Inoltre, insegna come la scarsa percezione del corpo e l’incapacità a coordinare i movimenti influenzano negativamente l’equilibrio.
Gli asana di equilibrio, pertanto, rappresentano un’opportunità per imparare a gestire l’insicurezza e sviluppare una maggiore percezione del nostro corpo, migliorando così la pratica e la nostra vita quotidiana.
Riepiloghiamo i “perche” degli asana di equilibrio:
- arrendersi al corpo, alla mente ed all’ego;
- riconoscere e riequilibrare i principi yin e yang che prevalgono e trovare il giusto equilibrio;
- raggiungere e mantenere la posizione in assenza di sforzo;
- percepire il baricentro posto 2/3 cm sotto e più profondamente rispetto all’ombelico;
- sviluppare la propriocezione;
- sviluppare la concentrazione;
- imparare a riconoscere ed identificare le emozioni e lasciarle andare;
- gestire il non attaccamento;
- tonificare i muscoli;
- migliorare la postura;
- aumentare la forza e l’agilità;
- migliorare la coordinazione dei movimenti;
- migliorare il radicamento al terreno e l’elevazione verso l’alto;
Come praticare?
E’ importante ricordare di non avere fretta nell’eseguire le posizioni.
Al contrario, non affrettarti e procedi con calma e pazienza.
Un modo per pensare a questo approccio è immaginare di avere come “idolo” la tartaruga, simbolo di lentezza e stabilità.
Se perdi l’equilibrio, affronta il fatto con tolleranza e pazienza, senza lasciarti scoraggiare.
Cogli l’occasione per esplorare i tuoi limiti, non andare oltre le tue possibilità e rispetta il tuo corpo perché rischi di farti male.
Inoltre, considera che i giorni non sono tutti uguali e l’equilibrio può variare, quindi dobbiamo accettare i cambiamenti e adattare la pratica a seconda delle nostre esigenze.
Gli asana di equilibrio sono spesso asimmetriche per cui sarà normale ottenere risultati diversi per ogni lato del tuo corpo.
In conclusione, la pratica degli asana richiede tempo, dedizione e costanza. L’importante è non forzare il nostro corpo, ma ascoltarlo e rispettarlo, seguendo il ritmo della tartaruga per raggiungere la stabilità e la calma interiore che lo yoga ci può offrire.
Asana in piedi.
Per migliorare l’equilibrio, non è necessario impegnarsi in esercizi di equilibrismo. La comprensione approfondita del funzionamento del nostro corpo ci consente posizioni complicate e di procedere per tentativi.
In caso di equilibrio instabile, il sistema nervoso considera la situazione come un potenziale pericolo e cerca di proteggere l’organismo. Attiva i muscoli posturali, la cui tensione può influenzare l’equilibrio e inibire l’attività muscolare.
Per lanciare un messaggio di tranquillità alla nostra mente, è essenziale avere un contatto stabile con la superficie di appoggio del corpo.
Questa superficie non riguarda solo i piedi, ma qualsiasi area del corpo che si appoggia al pavimento o a qualsiasi altra superficie che sostiene il fisico.
E, quindi, ti suggerisco di sperimentare l’equilibrio anche in una variante del gatto. 🥰
Il ruolo dei piedi
I piedi costituiscono la base di appoggio delle posizioni in piedi e, di conseguenza, devono svolgere un ruolo attivo per mantenere l’equilibrio.
Se pratichi in autonomia gli asana di equilibrio, ricorda, quindi, alcuni aspetti fondamentali:
- esercita una pressione con la sezione della pianta dei piedi posta sotto il primo dito, il quinto dito ed il calcagno;
- alterna allungamenti di tutte le dita dei piedi, affonda i polpastrelli sul tappetino e rilascia;
- visualizza il tuo baricentro posizionato 2/3 cm sotto l’ombellico ed in profondità.
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Infine, se preferisci una guida, puoi eseguire i semplici esercizi che ti suggerisco in questi video:
Conclusioni
Gli asana di equilibrio favoriscono lo sviluppo della concentrazione, della calma, della propriocezionee della consapevolezza del corpo nonchè delle forze che entrano in gioco durante l’esecuzione degli asana.
Gli aspetti psicologici influenzano l’equilibrio tanto quanto le leggi fisiche.
Per raggiungere l’equilibrio, è necessario trovare la giusta concentrazione e rimanere calmi, il respiro è un aspetto fondamentale perchè influenza le emozioni.
Durante l’esecuzione degli asana di equilibrio, è possibile entrare in uno stato meditativo perché assumere una posizione stabile e confortevole aiuta a rilassarsi e concentrarsi.
Infine, gli asana sono importanti perché migliorano la consapevolezza del lavoro muscolare e della postura del corpo nello spazio, permettendo di capire meglio le sue esigenze, le sue limitazioni e il proprio stato emotivo.
Vorresti condividere la tua esperienza riguardo all’importanza del respiro nello yoga? Hai compreso come utilizzarlo durante gli asana di equilibrio per restare stabili nella posizione?