Il Sankalpa è una determinazione profonda e risoluta che guida la nostra vita. Nasce quando si avverte la necessità di cambiare. È importante adottare un approccio aperto per individuarlo, poiché non è un processo razionale. Emerge attraverso una intuizione e il legame mente-cuore. Identificare un Sankalpa in armonia con noi richiede riflessione e contemplazione prima di poterlo esprime con una semplice frase.

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Il Sankalpa è una risoluta e profonda determinazione, il principale obiettivo da perseguire per progredire nella vita. Nasce dal profondo del nostro essere quando acquisiamo la consapevolezza che è giunto il momento di cambiare la nostra esistenza. Da questo momento in poi, tutte le azioni convergeranno verso la realizzazione di questo unico obiettivo.

Per comprendere qual’è ilproprio sankalpa sono necessari un approccio aperto, privo di pregiudizi, non razionale ma intuitivo.

È attraverso l’intuizione e il collegamento mente-cuore che il Sankalpa, già presente dentro di noi, emerge.

Riconoscere i desideri  in sintonia con chi siamo realmente e con il nostro scopo richiede momenti di riflessione e di contemplazione prima di passare all’azione concreta che si manifesta nella formulazione del nostro sankalpa.

Tuttavia, è altrettanto cruciale avere pazienza e concedere il tempo affinché questo si realizzi pienamente nella nostra esistenza quotidiana.

“Il suo effetto è di risvegliare la forza di volontà interiore unendo la consapevolezza cosciente con le forze inconsce che giacciono dormienti. Prende la forma di una frase o frase breve, espressa in modo chiaro e conciso, usando la stessa formulazione ogni volta, per determinare un cambiamento positivo nella propria vita.”

Swami Satyanada

Cosa significa Sankalpa?

Il termine Sankalpa (संकल्प) proviene dal sanscrito. E’ composto da:

  • San”che significa “la verità più alta”;
  •  “Kalpa”, che vuol dire “voto, promessa” e “che si manifesta e si sviluppa nel corso del tempo. ”

In italiano può tradursi in modi diversi. Noi poniamo la nostra attenzioni sui seguenti tre:

  1. intenzione;
  2. determinazione;
  3. risoluzione.

Un pò di storia

Il concetto di Sankalpa è presente sia nei Veda che nelle Upanishad, i testi sacri e filosofici indiani che risalgono al IX-VIII secolo a.C.

Nei Veda, viene enfatizzato il potere della mente di plasmare il nostro mondo, consentendoci di diventarne gli artefici. Di conseguenza, la formulazione di un Sankalpa può favorire la creazione della nostra realtà.

Nelle Upanishad, il Sankalpa è considerato il fautore del nostro destino.

In tempi più recenti, questo concetto ha riacquisito forza e importanza all’interno della pratica dello Yoga.

Il merito va al Maestro Swami Satyananda Saraswati, che nel secolo scorso ha reso il Sankalpa una componente essenziale della pratica di Yoga Nidra o Yoga del Sonno.

Il Sankalpa come guida del subconscio

Di solito, formuliamo il Sankalpa con mente tranquilla e concentrata. L’obiettivo è influenzare positivamente il nostro subconscio che guiderà la mente e le azioni verso il raggiungimento dell’obiettivo fissato.

 

sankalpa
Il Sankalpa si ripete tre volte a mente tranquilla e concentrata per influenzare il subconscio che  indirizzerà tutte le azioni verso il raggiungimento dell’intenzione prefissata.

 

Significato Spirituale

Il sankalpa è molto  importante nelle pratiche spirituali e yogiche. Scopo principale  è quello di sostenere e favorire l’evoluzione personale e spirituale di ciascun individuo.

Secondo la visione yogica il nostro obiettivo spirituale dimora nel cuore per germogliare al momento giusto, rispettando i tempi divini.

Intenzione o desiderio?

È importante sottolineare che il concetto di Sankalpa non va confuso nè con un semplice desiderio nè con un semplice obiettivco, poiché sono profondamente differenti nella loro natura e nel loro impatto.

Un desiderio è spesso legato a qualcosa di momentaneo, può essere influenzato da emozioni effimere e può cambiare nel tempo. Per esempio, desiderare una nuova macchina o una vacanza in un luogo esotico può essere un desiderio.

D’altra parte, il Sankalpa è più simile a un impegno profondo e duraturo verso un obiettivo specifico, qualcosa che si vuolerealizzare a lungo termine con determinazione e applicazione costante.

Ad esempio, impegnarsi a coltivare una mente più serena attraverso la pratica regolare della meditazione oppure lavorare costantemente verso il proprio sviluppo personale.

Intenzione o obiettivo?

Anche il significato di Sankalpa e obiettivo sono apparentemente sovrapponibili.

Entrambi sono orientati verso il conseguimento di risultati concreti  derivanti dal senso di insoddisfazione esistenziale. Entrambi richiedono applicazioone costante fino alla loro realizzazione.

La definizione dell’obiettivo è soprattutto un processo di individuazione razionale e procedurale.

Il Sankalpa va ben oltre. Non si tratta semplicemente di perseguire un obiettivo. E’ l’espressione verbale di ciò che è ben radicato nel profondo del nostro essere. E’ un’aspirazione più profonda che si nutre dalla connessione tra la mente e il cuore. Tramite la ripetizione, scatena una trasformazione sia interna che esterna.

Una volta formulata e interiorizzata nella serenità e nel rilassamento della nostra mente, l’intenzione si manifesterà quando siamo pronti ad accogliere il cambiamento che porta con sé.

Come trovare il proprio scopo nella vita?

Se stai cercando di individuare il tuo Sankalpa ed essere certo che provenga dal cuore, ecco una breve guida suddivisa in tre passaggi semplici e chiari.

Al riguardo il Maestro Satyananda spiega:

«… Quando la mente è chiara il Sankalpa cresce molto bene. Se prima preparate il terreno con del fertilizzante e del concime, togliete l’erba e poi piantate il seme, la pianta crescerà meglio. Nello stesso modo, avete una mente e avete un’idea. Se preparate la mente e seminate l’idea adeguatamente allora questa crescerà nella vita e diventerà una potente direttiva»

Si deduce che occorrono i seguenti elementi:

  1. Apertura mentale e accettazione della realtà: per essere certi che il tuo  Sankalpa sia autentico, è essenziale mantenere un atteggiamento aperto in assenza di giudizio e di resistenze. Il processo non coinvolge la mente, ma  l’intuito. È attraverso l’intuizione che il Sankalpa, già presente dentro di noi, si rivela;
  2. Riflessione sul desiderio rivelato dal cuore: medita su di esso senza fretta, con fede e  esperienza prima di praticarlo per accertarti che non sia il tuo ego a suggerirtelo. Tutto ciò implica conoscere profondamete se stessi (Svādhyāya);
  3. Dalla Contemplazione all’Azione:  l’ascolto  autentico e la riflessione si traducono in azioni chiare e ben definite. È il momento in cui l’azione prende forma solida e converge verso il risultato.

 

sankalpa
L’autentico Sankalpa ha origine dal cuore e non dalla mente razionale o dall’Ego. Per la sua origine si differenzia dal desiderio e dall’obiettivo.

 

Come esprimere la tua l’intenzione?

Il maestro  Swami Saraswati dichiara che la nostra intenzione debba essere espressa con:

“…una frase o frase breve, espressa in modo chiaro e conciso, usando la stessa formulazione ogni volta, per determinare un cambiamento positivo nella propria vita.”

Quindi, le indicazioni sono le seguenti:

  1. formulare una frase in modo positivo, senza l’uso di parole negative o di negazioni. Ad esempio se pensi: “Non voglio più procrastinare”, la riformulazione positiva potrebbe essere: “Desidero agire con prontezza e determinazione”;
  2. utilizza frasi brevi e semplici da ricordare;
  3. Io sono: cominciare una frase con “Io sono” può potenziare la  tua intenzione e forza di volontà;
  4. utilizza il tempo presente come se il risultato fosse già stato ottenuto.

Quando il seme diventerà albero?

Il Sankalpa produrrà cambiamenti tangibili nella personalità e nel comportamento solo quando, avrà raccolto abbastanza forza e consapevolezza per manifestarsi nel mondo conscio.

In sostanza, come ci spiega Swami Satyananda, si realizza quando:

«…Una volta che il seme del Sankalpa viene piantato profondamente nel subconscio, esso raccoglie le grandi forze della mente in modo da fornire il risultato. Questo seme profondo e potente alla fine si manifesterà ripetutamente a livello conscio, portando dei cambiamenti nella personalità e nella vita»

Quando praticare?

Nonostante il concetto fosse già noto dai tempi dei Veda e delle Upanishad, abbiamo menzionato che la sua diffusione è avvenuta grazie all’aumento della popolarità dello Yoga Nidra.

Sorge spontanea la domanda se la pratica del Sankalpa sia confinata  all’inizio o alla fine di una sessione di Yoga Nidra, oppure se possa essere sperimentata in altri momenti della giornata.

La risposta è certamente affermativa.

Infatti, puoi recitare la tua intenzione al mattino appena apri gli occhi. Quando non sei più addormentato ma neanche sveglio o la sera prima di addormentarti. Durante la meditazione, a mente si  calma. Ancora, puoi farlo all’inizio ed alla fine di una classe di yoga, oppure durante la giornata se senti di dover ricordare a te stesso i tuoi obiettivi o se ritieni di aver perso la tua determinazione.

Come praticare?

Dopo aver formulato il tuo sankalpa, ripeti sempre la stessa frase. Devi avere la pazienza che si realizzi prima di cambiarlo.

Tieni a mente che “Kalpa” significa anche “che si manifesta e si sviluppa nel corso del tempo”.

L’ intenzione è segreta. Non rivelarla a nessuno per non subire influenze esterne che potrebbero tentare di limitare la tua libertà individuale.

Non fare eccezioni a questa regola.

Ripeti la frase tre volte.

 

sankalpa
Swami Satyananda Saraswati
(25 December 1923 – 5 December 2009)

 

Quanti tipi di Sankalpa si possono formulare?

La risposta è :” Dipende”.

La natura del Sankalpa dipende dal terreno in cui ha avuto origine e si è sviluppato.

Può essere  generale o specifico.

Il Sankalpa generale, è connesso al riconoscimento della propria vera natura o alle qualità che si desidera sviluppare.

Esprime l’intenzione di sviluppare una qualità ritenuta in linea con la propria essenza. La frase con cui si  formula inizia con “Io sono” seguito dalla qualità che si desidera coltivare. Per esempio, se il desiderio è sviluppare il coraggio, potremmo affermare: “Io sono coraggioso”; oppure se miriamo ad aumentare la fiducia in noi stessi, potremmo dire: “Io sono fiducioso”.

I Sankalpa specifici mirano a guidare le scelte di vita verso ciò che risponde ai nostri desideri più profondi o a ciò che vogliamo in un dato momento.

Le frasi, spesso impiegate durante la pratica della meditazione., sono del tipo “Sono connesso con il mio corpo” o “Accetto i miei limiti”.

Le intenzioni sono simili a piccoli semi piantati dentro di noi. Lavorano dall’interno verso la direzione desiderata. Contribuiscono a rendere le nostre azioni più consapevoli e ci assistono nel plasmare una nuova realtà in cui essere esattamente come desideriamo.

Conclusioni

Il Sankalpa rappresenta la chiave della trasformazione interiore, un’aspirazione profonda che trae origine dalla connessione mente-cuore.  l’essenza della nostra volontà,  da non confondere con un semplici desideri, spesso effimeri. È, piuttosto,  un impegno profondo e duraturo verso un obiettivo  significativo.

Attraverso il tempo e grazie alla pratica dello Yoga, Il Sankalpa è emerso come una componente essenziale per lo sviluppo personale e spirituale.

La sua formulazione richiede un approccio aperto, senza pregiudizi, basato sull’intuizione e la riflessione profonda.

Può essere coltivato durante la meditazione o in momenti tranquilli della giornata.

Esistono diverse forme di Sankalpa, da quello generale, legato alla propria essenza, a quello specifico, mirato a soddisfare desideri più immediati.

Il riconoscimento autentico del proprio Sankalpa richiede apertura, meditazione profonda.

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