Cos’è la consapevolezza del Sè?
Il buddismo definisce la consapevolezza del Sè come “attenzione consapevole” (sati).
Secondo Patanjali la consapevolezza è il contrario di avidya, l’ignoranza spirituale. Per gli yogini la consapevolezza ha, quindi, anche una connotazione spirituale.
Il sé interiore, da scoprire, è il vero sovrano del nostro essere e della nostra vita. Ma la sua potenza è stata indebolita dai molteplici processi automatici e inconsci che operano dentro di noi e che si mettono in moto in base all’ambiente circostante, alle persone con cui ci relazioniamo in un determinato momento e alle emozioni che proviamo.
Riscoprire la propria identità, prendere consapevolezza del sè insteriore, significa trovare il nucleo più profondo della nostra essenza, la nostra vera natura (Prakṛti).
In definitiva, essere consapevoli di sé stessi significa essere pienamente presenti e attenti, totalmente vigili ed autentici.
Questa consapevolezza è frutto di un lungo processo che condurrà a cambiamenti interni, che a loro volta si rifletteanno esternamente.
Quando si acquisisce la consapevolezza?
L’acquisizione della consapevolezza è un percorso individuale che varia da persona a persona nell’arco dell’esistenza. Il processo richiede pazienza, impegno e una pratica costante. Non c’è un preciso istante in cui si manifesta.
Lo potrai notare, per esempio, quando sarai chiamato a prendere decisioni. Talvolta, queste decisioni potrebbero essere drasticamente diverse ed apparire quasi rivoluzionarie agli occhi di chi osserva dall’esterno.
Altre volte, invece, potrebbero essere azioni consuete, ma compiute con una forza, una determinazione, una nitidezza e un fascino nuovi.
L’impatto di Yama e Niyama sullo sviluppo della consapevolezza del Sè.
Nella pensiero di Patanjali, lo yoga è paragonato ad un abero con otto rami. I primi due “rami”, Yama e Niyama, approfondiscono i concetti di purezza morale ed etica.
Inizialmente, Yama e Niyama sono precetti da seguire quasi religiosamente, ma col tempo, approfondendo la loro comprensione e il loro valore nella vita di tutti i giorni, si verifica un cambiamento di paradigma.
La trasformazione della nostra prospettiva personale riguardo al modo in cui percepiamo la vita porta naturalmente a un cambiamento delle nostre azioni e dei comportamenti.
Le modifiche che avvengono dentro di te si riverberano nel mondo circostante. Avranno un impatto tangibile sull’ambiente esterno che cambierà anch’esso.
Cosa vuol dire aumentare la propria consapevolezza?
In un mondo così veloce e pieno di stimoli distraenti, tutto orientato alla quantità ed al consumo, come quello in cui viviamo oggi, è molto difficile concentrarsi su se stessi.
Possedere consapevolezza del Sè è un’importante risorsa per migliorare il proprio benessere emotivo e la qualità della propria vita.
Quindi, come è possibile sviluppare questa consapevolezza?
Le attività volte a promuovere la consapevolezza sono diverse e si possono integrare nella tua routine quotidiana.
Tutte le attività saranno indirizzate verso la comprensione delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti, cercando di discernere le ragioni e le motivazioni dietro le nostre azioni e reazioni.
Capire il perché e ciò che ci spinge ad agire o reagire è fondamentale.
Il risultato finale sarà la capacità di interagire con il mondo in modo più intelligente e di sperimentare un senso più profondo di libertà
La consapevolezza si sviluppa se viviamo costantemente in uno stato riflessivo per identificare i modelli di pensiero limitanti, aprendo la via a nuove prospettive e crescita personale.
Il potere trasformativo della consapevolezza del sè.
Ecco alcuni effetti alcuni effetti che derivano dallo sviluppo della consapevolezza di sé:
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sviluppa intuizione intesa come forma di conoscenza che origina dal sentire e non dal pensare logico-razionale;
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aiuta a stare nel qui e ora;
- espande le percezioni su ciò che ci circonda;
- crea connessioni profonde con noi stessi e gli altri;
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libera dal superfluo
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espande il potenziale personale
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sviluppa amore per se stessi
La consapevolezza del sè nella vita di tutti i giorni.
Yoga e meditazione offrono ottime opportunità per iniziare a sviluppare maggiore consapevolezza di sé. Tuttavia, sono pratiche svolte con un limite temporale. Il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di rimanere presente in ogni momento della giornata anche durante lo svolgimento di attività routinarie e banali come lavarsi i denti, accendere il tuo computer o chiudere la porta di casa.
Cerchiamo di individuare alcune situazioni in cui puoi essere completamente presente e concentrato nell’azione che stai svolgendo.
Ad esempio, durante i pasti, puoi prenderti il tempo di masticare lentamente e esplorare tutte le sensazioni, sapori ed odori che sperimenti, evitando di accendere la TV o guardare il cellulare.
Prova a camminare con maggiore consapevolezza, concentrando l’attenzione sul movimento del corpo, sul modo in cui sposti il peso e senti il contatto dei piedi con il terreno. Puoi anche esplorare la pratica della meditazione camminata per ampliare la tua consapevolezza in un gesto così semplice.
Sperimenta l’ascolto delle emozioni nel momento in cui sorgono, osservandone l’evolversi nel tempo. Puoi anche prenderti un momento per riflettere sulle emozioni che scaturiscono da un’azione e di valutare se tale azione rispecchia i tuoi valori o se è in contrasto con essi.
Yoga e meditazione per lo sviluppo della consapevolezza.
Secondo la tradizione indiana, la consapevolezza del Sè non si raggiunge con attività intellettuali come leggere libri, articoli o altro.
La descrizione di una cosa non è, e non sarà mai, “la cosa”.
La mente riflette i suoi schemi con la postura corporea e con il modo di respirare. L’interiorizzazione favorita dallo yoga e dalla meditazione porta al riconoscimento ed al superamento degli schemi mentali limitanti e al recupero di gradi di libertà:
“nella configurazione posturale, nella mobilità articolare, nell’elasticità muscolare, nella pulsazione respiratoria. Come conseguenza, l’energia “trattenuta” è resa disponibile per un processo di osservazione e apprendimento rivolto alla propria natura essenziale”.
La funzione di Asana e di Pranayama va quindi ben oltre l’esecuzione di posture e tecniche respiratorie o mentali. Attraverso l’ascolto e la consapevolezza, la pratica si rivela un percorso propedeutico alla “meditazione”, quel particolare rapporto di osservazione e di presenza che consente di “sapere” circa il proprio sentimento d’essere”.
Gli ostacoli al raggiungimento della consapevolezza del Sè
Il percorso verso l’acquisizione della consapevolezza può risultare affascinante quando si è attratti dall’autenticità e dalla sincerità interiore. Al contrario, può presentare delle “insidie” che possono essere fonte di disagio e difficoltà.
A volte, dvenire pienamente consapevoli di se stessi può essere difficile e doloroso, ma è importante ricordare che è un processo di crescita e trasformazione.
- La paura di smarrire la nostra identità: va ricordato, che l’immagine di noi a cui siamo tanto legati è formata da costrutti mentali ed esperienze del passato. Di conseguenza, è un’entità artificiale che contribuisce alla creazione del velo di maya. E’ una illusione;
- La paura del fallimento: il fallimento è una componente naturale della vita. Non interrompere il tuo cammino quando ti senti come un gambero, con l’impressione di fare dei passi all’indietro. Non perdere la determinazione, ricomincia senza arrenderti;
- Il timore di brillare come le stelle: non preoccuparti delle opinioni altrui. Brillare come le stelle è un diritto naturale di ogni individuo. Ricorda sempre che siamo scintille divine, così come le stelle che adornano il cielo.
Conclusioni
La consapevolezza del Sé è un concetto profondo che si lega strettamente alla crescita interiore e spirituale. Essa conduce alla riscoperta del Sé più autentico, radicato in profondità in ogni individuo, come la vera essenza di chi siamo, denominata Prakṛti in sanscrito. Questo nucleo va al di là delle dimensioni corporee e mentali. Sebbene lo yoga e la meditazione siano strumenti validi per sviluppare la consapevolezza di sé, per sperimentare cambiamenti ancora più significativi nella vita personale, è essenziale estendere la riflessione e la consapevolezza a tutte le attività quotidiane. In questo percorso, è normale affrontare ostacoli, come la paura di perdere la propria identità o il timore del fallimento.