alimentazione yogica
L'alimentazione yogica è una parte importante del percorso yogico poichè l'alimentazione influenza le emozioni e i pensieri ed il percorso di unione con il Divino. Essa si avvale dei principi ayurvedici e rispetta il principio etico ahimsa.

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Lo yoga è un sentiero che abbraccia a 360° tutte le dimensioni della vita, portando armonia ad ogni suo aspetto. E’ inclusa anche l’alimentazione che alcuni chiamano alimentazione yogica.

L’alimentazione riveste un ruolo di rilievo nel nostro vissuto quotidiano. Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per la salute del corpo, la prevenzione di alcune malattie e la crescita e lo sviluppo durante l’infanzia e l’adolescenza.

Questo connessione è da sempre nota all’ayurveda che classifica i cibi in relazione al tipo di prana (forza vitale) si diffonde nel nostro corpo dopo la loro assunzione.

Nell’ayurveda è anche noto che emozioni e pensieri sono influenzati dall’alimentazione, in virtù dell’intima connessione tra il corpo fisico e la mente.

Pertanto, è essenziale considerare non solo la qualità, ma anche la quantità di ciò che consumiamo.

Guna: le 3 forze primordiali che regolano l’universo.

Secondo la filosofia indiana, l’universo è regolato da tre principali modalità o forze chiamate “guna” – un termine sanscrito che si traduce in “merito”, “qualità” o “virtù”.

Queste forze primordiali, interagiscono costantemente tra loro in un lungo e costante processo evolutivo1.  Governano la vita e l’operato dell’universo, da cui scaturisce ogni manifestazione e dinamica nel cosmo sono:

  1. Tamas rappresenta l’inerzia e l’oscurità;
  2. rajas simboleggia il cambiamento e l’attività;
  3. sattva rappresenta la purezza e l’armonia. Queste tre modalità, anche se in continua interazione, seguono un percorso evolutivo: dalla condizione di inerzia e oscurità (tamas), passano al movimento e all’attività (rajas), per poi giungere a uno stato di luminoso equilibrio (sattva).

Anche i cibi sono classificati in cibi tamasici, rajasici e sattvici.

E’ interessante notare come queste dinamiche riguardano anche la natura e l’agire umano.

Le persone in cui predomina  tamas tendono a preferire cibi che appesantiscono e offuscano i sensi, come il tabacco, e privilegiano la sazietà.

Le persone rajasiche prediligono i sapori forti. Nella loro alimentazione sono presenti eccessi di sale, spezie piccanti o dolce, elevato consumo di carne. Preferiscono  alimenti molto eccitanti. Tuttavia, e riscaldano il corpo generando nervosismo, agitazione e iperattività.

Sattva è il terzo guna. Gli individui sattvici si riconoscono perchè vivono applicando i principi etici. Si nutrono con cibi salutari e spesso crudi. Sono vegetariani o vegani.

Questi cibi andrebbero assunti prima di fare yoga o di meditare.

 

Classificazione degli alimenti secondo l’ayurveda.

Sia l’ayurveda, la medicina tradizionale indiana, e lo yoga, tutti i cibi sono classificati in tre categorie a seconda della loro natura e, quindi, tipo di prana che essi trasportano.

  • Alimenti tamasici: inducono un senso di inerzia sia al corpo che alla mente. Si tratta di tutti i cibi preparati industrialmente oppure non freschi che hanno subito un qualche tio di trattamento ed in decomposizione: carne e derivati, pesce, frutti di mare, uova, aglio, cipolle, porri, funghi, alcol, tabacco, droghe, formaggi piccanti;
  • Alimenti rajasici. Sono eccitanti, trasmettono prana agitato e disordinato. Stiamo parlando soprattutto di cibi molto speziati e di caffè e thè nero, bevande gassate e dolcificate, cioccolata;
  •  Alimenti Sattvici. Sono impregnati di prana equilibrato per cui favoriscono l’equilibrio mentale, dei pensieri e delle emozioni. Sono cibi sattvici: i cereali, la frutta, la frutta secca, le verdure, le alghe, i legumi, il latte, le spezie leggere, i semi, lo zucchero, il miele, il sale, i thè di erbe.

 

guna e alimentazione yogica
L’alimentazione yogica e l’ayurveda considerano la natura dei cibi e il loro impatto sulla salute fisica e mentale, come fattori che possono influenzare l’evoluzione personale.

 

L’approccio alimentare yogico, non solo considera la qualità del prana degli alimenti, ma si presta anche una profonda attenzione al concetto di non violenza o aimsha nella scelta dei cibi. Questo significa che, oltre a valutare l’energia vitale trasferita attraverso ciò che mangiamo, si cerca di evitare cibi che possono causare danni o sofferenza a esseri viventi.

Si tratta di una pratica di rispetto nei confronti di tutte le forme di vita, allineandosi al principio etico della ahimsa, la non violenza, che è parte integrante della filosofia yogica.

Esimio rappresentante di applicazione pratica di questa filosofia è stato Gandhi .

Pertanto, l’alimentazione yogica, nella scelta dei cibi non solo si considera la qualità del prana associato agli alimenti, ma si presta anche una profonda attenzione al concetto di non violenza.

E, poichè, l’alimentazione è legata ai valori personali,  l’esclusione di carne e pesce si verifica spontaneamente e non per adesione ad un dogma religioso.

 

Ahimsa e alimentazione yogica
L’alimentazione yogica è basata anche sul principio di ahimsa. Yogi e yogini rifiutano di mangiare carne e pesce, in quanto considerati forme di violenza. Gandhi, fu un grande sostenitore di questo principio.

 

Alimentazione yogica e la scelta del cibo adatto alla propria costituzione

Nell’ alimentazione yogica, la selezione dei cibi deve anche tener conto della costituzione individuale secondo i principi dell’ayurveda.

Ogni individuo ha una costituzione unica, chiamata prakriti, che influisce non solo sulla propensione a scegliere alcuni alimenti e ad escluderne altri, ma anche sul modo in cui il corpo risponde a cibo ingerito.

L’obiettivo è quello di bilanciare e mitigare eventuali eccessi o squilibri, promuovendo il benessere sia fisico che mentale attraverso una dieta adeguata.

Il cibo rajasico, ad esempio, è stimolante ed eccitante. Non è adatto a tutti. Consumato con moderazione mitiga tamas.

In eccesso incentivano l’ira, la gelosia e l’egocentrismo.

Secondo l’Ayurveda, tamas causa pigrizia, indifferenza mancanza di determinazione e desiderio di restare in salute.

Tuttavia, non è sufficiente selezionare il cibo in base alla sua e alla nostra costituzione. È essenziale tenere presente che le emozioni e i pensieri che nutriamo mentre prepariamo il cibo avranno un impatto sia positivo che negativo sulla sua preparazione e sulla sua qualità finale.

Anche questo rientra nelle caratteristihe dell’alimentazione yogica.

 

 

guna, emozioni e alimentazione yogica
L’alimentazione yogica riconosce che corpo, pensieri ed emozioni sono influenzati dal cibo che mangiamo.

 

 

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo esplorato i principi  dell’alimentazione yogica secondo l’ayurveda e la filosofia yogica.

L’alimentazione per i praticanti, come per tutti, svolge un ruolo importantissimo. Per yogi e yogini è parte integrante del percorso di miglioramento pesonale.

Yogini e yogi adottano la classificazine dei cibi secondo l’ayurveda, la medicina tradizionale indiana.

Secondo l’ayurveda le tre modalità primordiali, chiamate “guna“, guidano l’universo e l’agire umano: tamas (inerzia), rajas (cambiamento) e sattva (purezza).

La scelta del cibo è anche fortemente influenzata dalla costituzione individuale.

Il cibo scelto alimenta sia il corpo fisico ma anche l’attività mentale:  pensieri ed emozioni che proviamo.

L’alimentazione yogica è improntata anche al rispetto di ahimsa, perciò, sono esclusi carne e pesce.  Tuttavia, non basta solo la scelta dei cibi in base alla propria costituzione. Ma, emozioni e pensieri influenzano il processo di preparazione del cibo.

Un piatto preparato da noi sarà più o meno buono in relazione all’emotività del cuoco al momento della sua preparazione.

Potrebbe interessarti anche…

L’equilibrio nella vita: 6 aspetti filosofici.

Equilibrio nella vita: come navigare nel caos

Fonti

1 La dieta ideale per chi pratica yoga

Alimentazione Yoga: spunti di riflessione

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