L’arte di lasciare andare e resa:2 strumenti di libertà
L’arte di lasciare andare è un concetto spesso frainteso. Comunemente associato alla resa e alla sconfitta, in realtà rappresenta una potente chiave di accesso alla libertà e alla serenità.
L’arte di lasciare andare è un concetto spesso frainteso. Comunemente associato alla resa e alla sconfitta, in realtà rappresenta una potente chiave di accesso alla libertà e alla serenità.
L’amore eterno è capace di superare ogni ostacolo che lo allontana dalla persona amata e trascende il tempo e lo spazio.
Nella settimana dell’amore, non possiamo fare a meno di parlare della coppia divina formata da Shiva e Parvati, che pur di rimanere uniti per l’eternità hanno sconfitto persino la morte.
Se restiamo insieme, scoprirai il segreto dell’amore eterno ed invincibile che tiene indissolubilmente legate queste due divinità.
La narrazione che segue ti porterà in un viaggio attraverso le ere, rivelando i segreti dell’amore eterno.
Iniziamo questo viaggio mitologico dalle sue radici più profonde, dove emergono Shiva e Parvati, due figure sacre che ispirano da millenni uomini e donne indiani.
Nella tradizione induista, il loro legame simboleggia la forza indomita dell’amore.
Nella frenesia della vita quotidiana, dove le sfide e le turbolenze possono facilmente scuotere il nostro equilibrio emotivo, rimane saldi ed ancorati nel nostro centro diventa un’arte preziosa.
L’equanimità, richiede stabilità emotiva e profonda saggezza per affrontare le tempeste della vita senza soccombere alle onde tumultuose delle emozioni.
ll percorso è intrecciato con i concetti di “lasciare andare”, “non attaccamento”, “qui ed ora”.
Equanimità non è sinonimo di indifferenza ma un atto di assunzione di responsabilità nella gestione delle emozioni. E’ essere imparziali, indipendentemente dalle circostanze esterne.
Sia le antiche tradizioni dello yoga che il buddhismo sollecitano a sviluppare questa virtù.
Patanjali. Chi era questa è una figura leggendaria associata allo yoga moderno?
La sua nascita è avvolta nel mistero, ma la sua importanza risiede nei messaggi che ha trasmesso. È considerato il capostipite di un lignaggio che ha influenzato l’evoluzione dello yoga in India. Patanjali è noto per aver scritto gli Yoga Sutra, un manuale che affronta il dualismo tra l’anima individuale (Purusha) e la natura/materia (Prakriti) e fornisce un approccio pratico per superare questa dualità attraverso lo yoga, il cui suo obiettivo finale è il raggiungimento del Samadhi,lo stato di beatitudine eterna.
Santosha, il secondo niyama elencato negli Yoga Sutra di Patanjali significa “contentezza” o “soddisfazione”.
E’ una qualità preziosa, uno stato d’animo di pace, serenità e di appagamento che puoi coltivare con la pratica dello yoga e della meditazione. Deriva dall’essere grati per ciò che si ha, senza desiderare altro.
Patanjali la descrive come:
“Un benessere senza eguali deriva dalla pratica dell’azione di accontentarsi”. Sutra II.42
Quest’anno chiedi qualcosa di più dalle tue vacanze? Provi irrequietezza ? Vorresti rigenerare il corpo, la mente e l’anima più facilmente e velocemente? Non solo azione e movimento?
Le vacanze olistiche sono la risposta!!!🦾
Dopo una lunga e faticosa stagione di lavoro, finalmente è arrivato il momento di concederci una meritata pausa e godere appieno ogni istante di questo periodo.
Vorresti nutrire anche la tua anima e per questo stai già pianificando momenti di gioia, lettura, meditazione, riflessione e di ricarica energetica per affrontare i mesi invernali che arriveranno prima di quanto immagini.
Purtroppo, ogni tanto, l’insicurezza fa capolino!!!
Non ti preoccupare!! Tutto ruota attorno a un unico principio che esploreremo insieme: l’equilibrio interiore.