Esiste una similitudine tra i schemi mentali o samskara, concetto della filosofia induista, ed il minimalismo, filosofia di vita moderna?
La mente ospita i nostri pensieri, che a loro volta influenzano il nostro comportamento e le nostre azioni. I samskara sono gli schemi di pensiero ripetitivi e gli automatismi comportamentali che si sviluppano lungo tutta la nostra vita. L’abitudine di agire in modo automatico può ostacolare il cambiamento e l’evoluzione personale.
Riconoscere i samskara può essere un’utile per identificare e sostituire i modelli di pensiero ed i comportamenti negativi, permettendoci di vivere in modo più positivo e costruttivo. Questo obiettivo è condiviso con il minimalismo.
Gli ostacoli principali al cambiamento, secondo lo yoga, sono la paura, l’ignoranza e l’attaccamento. Superare questi ostacoli può essere utile per adottare uno stile di vita minimalista e lavorare sul nostro mondo interiore.
La potenza del pensiero muta il destino degli uomini
“L’uomo semina un pensiero e raccoglie un’azione; semina un’azione e raccoglie un’abitudine; semina un’abitudine e raccoglie un carattere; semina un carattere e raccoglie un destino.
L’uomo costruisce il suo avvenire con il proprio pensare ed agire.
Egli può cambiarlo perché ne è il vero padrone.”
(La potenza del pensiero muta il destino – Swami Sivananda)
Il grande Maestro ci insegna che i nostri comportamenti nascono dalla mente e dai pensieri che essa ospita.
Il modo in cui pensiamo influisce su tutte le azioni che compiamo nella vita.
I meccanismi mentali concorrono a sviluppare le abitudini. La mente è ghiotta di abitudini perchè consuma meno energie. E’ importante comprendere come funziona per sviluppare il retto pensiero, ossia corretto e costruttivo.
Sono chiamati Samskara gli schemi mentali ripetitivi e gli automatismi.
Può risuonare molto originale affiancare il concetto di samskara al minimalismo. Sebbene possano sembrare due concetti distanti tra loro, in realtà, hanno molto in comune.
Il minimalismo, infatti, ci invita a rivedere i nostri modelli di pensiero, credenze e comportamenti dannosi, e ad utilizzare il grande potenziale interiore, derivante dalla nostra mente.
Samskara è un termine sanscrito che può essere tradotto come “impronta” o “marchio”.
Nella filosofia induista, le esperienze passate e le abitudini che sviluppiamo lungo la vita lasciano nella mente delle impressioni dette samskara, appunto.
Queste impressioni influenzano il nostro modo di pensare, agire e sentire, plasmano la nostra personalità, il carattere e determinano le nostre azioni future.
D’altra parte, il minimalismo è diventato uno stile di vita che propone di vivere dando priorità ad esperienze significative ed essenziali.
Sebbene il minimalismo sia spesso associato alla riduzione di oggetti materiali, può essere visto anche come una filosofia di vita che cerca di semplificare e concentrarsi su ciò che è veramente essenziale. In questo senso, il minimalismo può essere applicato anche alla nostra vita interiore.
Riconoscere gli schemi mentali, i samskara, può essere visto come un lavoro per “depurare” la mente, facendo decluttering di abitudini utili in passato ma che non servono più e coltivandone di nuove.
Il minimalismo può essere visto come un utile strumento per riconoscere l’influenza dei Samskara sul mondo materiale, ma può anche essere un punto di partenza per lavorare sul nostro mondo interiore, per identificare e sostituire i modelli di pensiero e comportamento negativi, permettendoci di vivere in modo più positivo e costruttivo. Per imparare a identificare ciò che è veramente essenziale e significativo, sia nella nostra vita materiale che interiore, ed eliminare tutto il resto.
Il corpo e la mente
Essendo strettamente connessi mente, emozioni e corpo, i samskara non sono solo modelli mentali, ma possono anche manifestarsi come comportamenti corporei ripetitivi, come la somatizzazione.
Gli schemi mentali, samskara in sanscrito, possono essere positivi e negativi. I primi favoriscono l’evoluzione personale, i secondi la ostacolano.
I tre ostacoli al cambiamento
Il concetto di Samskara riguarda l’attitudine umana ad agire in modo automatico, attraverso schemi mentali ripetitivi.
Questi schemi possono derivare da vite precedenti o essere auto-generati, ovvero non sono innati ma sono il risultato della nostra esperienza di vita attuale.
La mente porta memoria solo di alcuni aspetti delle esperienze vissute in passato. La valenza che attribuisce loro è condizonata dalle esperienze vissute come particolarmente emozionanti o traumatiche. Nel primo caso vorrà ripetere le esperienze perchè attratta. Nel secondo proverà repulsione.
Ogni esperienza vissuta lascia un’impronta nella nostra mente e nel nostro corpo, e a volte queste impronte possono trasformarsi in schemi mentali e, quindi, comportamentali che si ripetono nel tempo.
In ogni caso, ogni volta che la mente adotta uno dei due schemi mentali, ci allontana dal percorso di cambiamento interiore.
Il cervello lavora in modalità di “risparmio energetico” semplificando, catalogando ed automatizzando il modo in cui abbiamo risposto ad esperienze passate e ripropone le stesse risposte in situazioni simili.
A volte, questo modo di operare, è limitante se ci impedisce di adeguare le nostre reazioni alle nuove circostanze.
Nello yoga, esistono tre ostacoli principali al cambiamento, gli stessi che devono essere superati quando si adotta uno stile di vita minimalista.
I tre ostacoli sono:
- La paura. È un’emozione istintiva legata alla nostra vulnerabilità e all’attaccamento alla vita. Può impedirci di compiere determinate scelte e azioni. Ad esempio una persona può aver paura di cambiare lavoro perché teme di non trovare un’occupazione migliore o per paura di fallire. Questo timore può impedire alla persona di cercare nuove opportunità lavorative e di crescita personale.
- L’attaccamento (e l’avversione) ci fa aggrappare a cose e situazioni che conosciamo, facendoci resistere al cambiamento e creare pregiudizi contro le novità. Sono certa che hai lavorato molto per superare questo ostacolo e riuscire a fare decluttering di oggetti a cui volevi tanto bene, anche se non li utilizzavi più. Per le persone risulta molto difficile decidere di vendere o donare alcune cose, perché ha sviluppato un attaccamento emotivo verso di esse.
- l’ego è il senso di identità e separazione che ci fa sentire distinti da tutti gli altri esseri viventi e identificarci con ciò che facciamo, e non con la nostra vera essenza. Spesso ci identifichiamo fortemente con la professione o i ruoli sociali. E’ molto difficile accettare cambiamenti o sfide che mettono in discussione l’ identità che ci siamo costruiti nel corso degli anni. Ad esempio, un medico che si identifica fortemente con la sua professione potrebbe non accettare l’idea di dover cambiare professione o di non essere più in grado di esercitare la medicina per motivi di salute o perchè va, semplicemente, in pensione.
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Come liberarsi dagli schemi mentali
Per cambiare gli schemi mentali, puoi iniziare a lavorare sulla consapevolezza e riconoscere i tuoi comportamenti ripetitivi, in quali circostanze li adotti e come impattano sulla tua vita e su quella degli altri.
In seguito, potrai cercare di identificare le cause sottostanti che hanno favorito l’instaurarsi di questi schemi mentali, come ad esempio la paura del fallimento o il bisogno di controllo.
Infine possiamo lavorare per sostituire gli automatismi negativi con comportamenti più sani e costruttivi.
Ad esempio, per superare l’abitudine a procrastinare, potresti fare un piano d’azione concreto per eseguire i compiti più importanti ed urgenti della giornata, in modo sistematico e graduale, oppure imparare a comunicare meglio le tue esigenze ed a porre limiti sani nelle relazioni personali.
Questi cambiamenti richiedono tempo e dedizione costante, non sono immediati. Ma possono portare a una maggiore felicità e realizzazione personale, anche nella vita dei non minimalisti.
Il modo di pensare influenza l’interpretazione della realtà.
Il concetto che se cambiamo noi stessi, cambia il mondo attorno a noi è molto profondo e significativo. Ciò significa che la nostra mente e il nostro modo di pensare influenzano direttamente l’interpretazione della realtà circostante.
Se abbiamo schemi mentali negativi, questi avranno un impatto negativo sulla nostra vita e sulle persone che ci circondano. Tuttavia, se riusciamo a identificare e sostituire questi schemi con modelli di pensiero e comportamento positivi, possiamo creare una realtà migliore per noi stessi e per gli altri.
L’idea di cercare nei samskara una spiegazione al concetto sopra illustrato è legata al fatto che questi schemi mentali sono radicati nel nostro subconscio e possono influenzare il modo in cui percepiamo il mondo intorno a noi.
Quindi, lavorare sull’identificazione ed il superamento dei samskara può aiutarci a cambiare la nostra percezione della realtà e a crearne una più appagante e costruttiva intorno a noi.
Conclusioni
In conclusione, la filosofia minimalista ed il concetto di schema mentale o samskara possono sembrare distanti tra loro, ma in realtà hanno molte affinità.
Entrambi, cercano di concentrarsi su ciò che è significativo e che contribuisce alla felicità ed al benessere.
Riconoscere i propri samskara e lavorare su di essi può essere un’importante opportunità per favorire la crescita personale e per sviluppare il retto pensiero.
Inoltre, superare i tre ostacoli allo sviluppo personale, come suggerito nella filosofia dello yoga, può aiutarti a liberarti dalle abitudini e dalle credenze limitanti e ad aprire la mente a nuove opportunità.
- Quali sono i modelli di pensiero e comportamento negativi che stanno impedendo il tuo progresso verso una vita più semplice e significativa, e come puoi sostituirli con quelli positivi e costruttivi?
- Hai qualche idea o suggerimento per gli altri lettori e per me?